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12 May 2024 | 07:13:49
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Pompe di calore: ausilio primario per l'obiettivo 20-20-20

/ energie rinnovabili, risparmio energetico, geotermia, pompe di calore, efficienza energetica

Ridurre i consumi senza rinunciare al comfort

L'edilizia e gli annessi impianti di climatizzazione assorbono circa un terzo dell'energia consumata per gli usi ?nali ma presentano un enorme margine di recupero di efficienza: abbiamo, infatti, a disposizione tecnologie mature che negli ultimi anni hanno fatto enormi progressi e che consentono di ridurre i consumi senza rinunciare al comfort. Dobbiamo solo applicarle.

Tra le tecnologie impiantistiche, un ruolo rilievo è giocato dalle pompe di calore, apparecchiature che sfruttano l'energia fornita da aria, acqua e suolo per fornire riscaldamento e raffreddamento. In pratica le pompe di calore trasformano in energia utile il calore (energia a bassa entalpia), altrimenti inutilizzato, presente nell'ambiente.

Ricordiamo che con la direttiva RES le pompe di calore sono state riconosciute ufficialmente tecnologie che impiegano l’energia rinnovabile presente nell'aria, nell'acqua e nel suolo sotto forma di calore.

I sistemi a pompa di calore sono quindi una valida alternativa ai tradizionali sistemi di riscaldamento a combustione, costituiscono uno dei sistemi di climatizzazione a ciclo annuale attualmente più efficiente ed efficace e sono in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi: con un unico impianto soddisfano le esigenze della climatizzazione estiva, invernale e della produzione di acqua calda per usi sanitari, consentono risparmi dal 40 al 60% di energia primaria, con pari riduzione della CO2, e impiegano per il loro funzionamento circa il 75% di energia rinnovabile.

Inoltre, l'adozione di un impianto di climatizzazione con pompa di calore fa crescere a classe energetica dell'edificio, permettendo il raggiungimento di classi elevate tanto nelle nuove costruzioni che in quelle esistenti, e migliora la qualità dell'aria nelle grandi aree urbane perché l'inquinamento dovuto alla riduzione di energia per il funzionamento di questi sistemi è delocalizzato. Pensiamo a quali risultati in termini di riduzione di PM10 potremmo raggiungere incentivando l’uso delle pompe di calore per il riscaldamento soprattutto nei centri cittadini.

La tecnologia delle pompe di calore è nota e utilizzata ?n dagli anni '70, ai tempi delle prime crisi petrolifere, e oggi è presente sul mercato con diverse soluzioni impiantistiche che la rendono adatta e di facile applicazione per tutte le esigenze; andiamo dalle tipologie più complesse con sonde nel suolo o nelle acque di falda, alle più semplici che utilizzano l'aria dell'ambiente, una soluzione molto economica e particolarmente adatta alle nostre zone climatiche.

Inoltre, i sistemi a pompa di calore si integrano perfettamente con le altre tecnologie rinnovabili, quali il solare termico e il fotovoltaico, con?gurando quindi un sistema a “zero” consumo di energia primaria.

Serve un sistema tariffario più equo

Efficienza, utilizzo di energia rinnovabile e duttilità sono caratteristiche che hanno determinato il successo e l'ampia diffusione delle pompe di calore in tutti gli Stati europei; ci sarebbero quindi tutte le condizioni per ritenere che possano essere ampiamente utilizzate anche in Italia. Nel nostro Paese, invece, la tecnologia delle pompe di calore è ancora poco conosciuta dal grande pubblico e scarsamente applicata soprattutto per usi civili.

Il costo di investimento dei sistemi a pompa di calore e di altre fonti rinnovabili è considerato dall’utente ancora troppo “elevato” rispetto ai tradizionali sistemi a combustione, quindi sono necessari schemi sussidiari e programmi di incentivazione in grado di abbattere queste barriere del mercato. Va poi segnalato che le tariffe elettriche applicate in Italia sono molto più alte rispetto alla media europea e che l'articolazione delle tariffe su quattro scaglioni per il settore domestico ha creato un'ulteriore discriminazione rendendo la diffusione delle pompe di calore ancora più critica e poco competitiva. Una situazione che oltre ad essere totalmente ingiustificata è un ostacolo allo sviluppo in Italia di “energie pulite”.

Le pompe di calore offrono alta efficienza e impiego di energia rinnovabile, vanno quindi “promosse" anche con forme di incentivazione che attutiscano il maggior costo che in generale tutte le tecnologie innovative hanno rispetto a quelle tradizionali; abbiamo anche bisogno di un sistema tariffario più equo, tale da portare i costi di esercizio in linea con gli standard europei.

L’evoluzione della legislazione europea

Il quadro legislativo e normativo è sempre più orientato alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dei consumi energetici e ha messo in luce un aspetto fondamentale che sta interessando tutti i settori produttivi e sta progressivamente mutando i mercati di riferimento europei: si tratta dell’efficienza energetica, prerogativa essenziale non solo di prodotti ma anche di strutture e insiemi più complessi, come il sistema edi?cio-impianto.

Oltre che da politiche di contenimento dei consumi energetici, il futuro dell'Europa in materia di salvaguardia dell'ambiente, sarà regolato anche dallo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. L’attuazione delle disposizioni contenute nella Direttiva RES sulle fonti rinnovabili delinea infatti i requisiti essenziali che dovranno possedere non solo i prodotti e gli impianti, ma anche le stesse aziende (formazione e certificazione del personale) per poter accedere al nuovo mercato dell’eccellenza e delle fonti rinnovabili.

Siamo quindi di fronte ad un'importante evoluzione della legislazione europea che avrà una forte influenza sui mercati in generale, ma in particolare su quelli “energetici”, come il mercato della climatizzazione; partendo quindi dalla considerazione che vi sarà un mercato “diverso e selezionato” è necessario capire quali caratteristiche dovranno avere i prodotti / sistemi e come dovranno strutturarsi le aziende del settore.

La domanda si orienterà su sistemi con “alte prestazioni energetiche“ e che “utilizzano energie rinnovabili”; ci sono quindi tutte le condizioni affinché le pompe di calore, che rispondono ad entrambi questi requisiti, si impongano sul mercato nei prossimi anni.

E’ necessario però creare determinate condizioni di contorno, come ad esempio la formazione della filiera; le pompe di calore sono una tecnologia che richiede un’adeguata competenza da parte di installatori e manutentori al fine di garantire che le alte prestazioni della macchina diventino alte prestazioni dell'impianto e che le macchine siano oggetto di mantenimento costante, con ampia soddisfazione dell’utente finale; questa è la vera e unica chiave di successo sul mercato.

[Articolo del Dott. Giampietro Colli tratto da “Il giornale dell’ingegnere” n.9 del 1 maggio 2011]